Mario Inverardi nasce nel 1945.
E’ un artista complesso, multiforme, costantemente alla ricerca di nuove espressioni, nuovi materiali, nuovi colori. In realtà, come un moderno Diogene, alla ricerca dell’uomo.
Di quest’uomo moderno così spesso complesso e vago, avviluppato su se stesso, in cerca di aria e cielo. Mario Inverardi è pittore, scultore, orafo, ma in ogni suo gioiello si incontra una scultura e in ogni scultura sfumature e velature proprie della tela in un rincorrersi e incontrarsi.
L’arte è arte: lo è nella ricerca delle nuove tecniche dei suoi dipinti, che sembrano uscire dalla tela quasi a sfidare la legge di gravità, pronti ad incontrare e catturare le fantasie ed i pensieri di chi li guarda. Lo è nel tratto attento delle sculture che sanno cogliere l’anima di chi rappresentano e fanno dimenticare il freddo del metallo, riempiendolo di vita, da sfiorarlo.
E’ arte nell’incontro delle pietre preziose con materiali poveri, che raccontano un concetto o una storia, eppure sono lì, lievi ad adornare la gola o le mani di una donna. E’ arte nell’oro che diviene leggero come l’aria e prende forme che spiegano il tempo e la storia.
Quarant’anni di carriera, iniziata con la Associazione Artisti Bresciani, associazione storica, che in una Brescia d’altri tempi ha saputo raccogliere il fermento e le passioni di un gruppo di artisti orfani di un background culturale, figli di una città tutta tesa al lavoro, al denaro, alla conquista di una sorta di dignità fatta di uomini venuti dal nulla e saliti alla ribalta grazie ad affari milionari.
Artisti in una città che li guardava con sospetto, perché “un artista non lavora“. Con la testardaggine e la passione, la volontà di cercare risposte, Mario Inverardi ha letto, studiato, incontrato, chiesto e ha trasferito ogni nuova scoperta nella sua arte, con l’entusiasmo rinnovato di un fanciullo alla scoperta del mondo.
Iuta, spago, pietre, colori, creta, bronzo, oro, metallo, nella mani di Inverardi sono strumenti per trasformare un concetto, un’idea in materia, una materia che a sua volta diventa pensiero e riflessione in chi la guarda.
La sua prima mostra personale risale al 1973 e da lì una vita artistica fatta di armonia, purezza di linee, equilibrio, significati.
Non si può rimanere indifferenti dinanzi ai lavori di Mario Inverardi perché in quei lavori ognuno di noi può trovare un’emozione, una sensazione, un ricordo.